Forse ricorderai, ero su X come Odysseus, poi mi son disamorato....
Ho letto il tuo articolo e...mia moglie (italianissima) parla arabo come l'italiano, lingua, cultura e leggi, imparate con la stessa tua curiosità, diventata poi base per il suo lavoro: ti capisco benissimo e ammiro la tua voglia di conoscere.
Ciao Aldo! Che piacere ritrovarti qui. Capisco il disinnamoramento da X - è successo anche a me e da un pezzo ho chiuso l'account. Che bello che tua moglie parli arabo e ne abbia fatto la base per il suo lavoro. Io per ora lo studio per amore delle lingue straniere ma, anche se a molto lungo termine, anche per me potrebbe rappresentare una nuova strada professionale. Alla prossima e grazie per aver letto il mio articolo!
Marta anche a me fa piacere risentirti, per questo ti ho risposto.
Marta, io faccio Martelli di (cog)nome, e oltre la radice dei nomi che richiama il Dio della guerra romano, ci accomuna una certa asperità combattiva: non siamo dei "duri" proriamente detti, i prepotenti, ma duri da scalfire sebbene teneri internamente, tenerezza che difendiamo con difese apppropriate (corazze, aculei e lunghe aste appuntite) almeno questo è ciò che ho capito di te e come io sono, e che è il carattere di quasi tutti gli appartenenti alla mia genia, quelli "sani" almeno.
Mia moglie è laureata a Cà Foscari in lingua e diritto islamico, conosce il Corano meglio di certi Imam e ha lavorato alla Moschea di Roma per 40 anni, parla come l'italiano sia l'arabo classico che un paio di dialetti: egiziano e soprattutto marocchino.
Io ho la 3° media avendo iniziato 2 scuole superiori, classico prima e nautico dopo, ma non avendone finita neanche una, non perché non ne avessi le capacità, ma per motivi famigliari decisi di non avere più rapporti con i miei gentitori (divorziati e non all'altezza) e mi resi indipendente andando a lavorare per mantenermi iniziando dai gradini più bassi del mondo del lavoro (non a delinquere come uno dei miei due fratelli maschi, o a morire di overdose come il più piccolo)
Dopo tante e tante esperienze i lavoro, dopo 30 anni di account manager commerciale nel mondo I.T. ora sono in pensione, anzi siamo essendo coetanei, ed ho più tempo per le mie cose, tra le quali scrivere: scrivere è una delle inclinazioni famigliari che si tramanda da primogenito in primogenito e che si interromperà con mio figlio che fa l'Interior Designer e forse per questo progetta e non scrive
Altra inclinazione è creare, tramite il pensiero prima e le mani poi: pittura, artigianato, falegnameria, etc. nonché diverse forme di "arte appplicata" tipo quella che vidi al MUSEC di Lugano anni fa.
Ho scritto dei versi (chiamarle poesie mi sembra troppo) come anche mio nonno, ma anche racconti, cronache, e sto scriveno la mia bio, ma è un lungo processo per la mia vita articolata, vissuta intensamente e che voglio lasciare finché i ricordi, e soprattutto le emozioni, sono ancora fissati nella mia mente.
Sono un ipersensibile e per questo ho difficoltà a ordinare le mie emozioni, non perchè non ne sia capace, ma perché sono troppe e troppo intense.
Mi domando sempre se ciò che scrivo può avere un qualche interesse, se publicarlo o no, ma poi penso che forse è meglio che un giorno mio figlio apra un baule (informatico) e si stupisca di trovare una parte di padre che non conosceva.
Questo è un motivo l'altro è che se mi sento sbeffeggiato, preso in giro ci resto male insultato non tanto perché mi da il modo di reagire e non mi tiro mai indietro, anzi, ma dileggiato no: scrivo per un mio piacere, non per essere ferito.
So di scrivere abbastanza bene, diciamo decentemente, e mi farebbe voglia di farti leggere un racconto scritto da poco per avere un parere, una vista dal di fuori, ma non voglio essere uno scocciatore.
Ah, sono su IG con diversi account, dove sfogo il mio presente, e la mia creatività e resto in contatto con chi mi è più vicino; se anche tu ci sei e ti fa voglia, questi gli account: aardooooo - muri_finti_popoli_sordi - odisse6us (il più intimo).
Vabbè, scusa la lunga chiacchiera, ma avevo proprio voglia di parlare un po' di cose meno evanescenti, cosa che ormai faccio poco, e ti ringrazio se mi stai ad ascoltare.
Ciao Aldo, nessun bisogno di scusarti. Sto attraversando un periodo piuttosto complesso della mia vita (nel bene e nel male), quindi non mi sento di farti promesse ma se vuoi scrivimi su info@paroleontheroad.com - se troverò il tempo leggerò quello che mi mandi. Solo abbi pazienza... così se caso possiamo continuare a chiacchierare in privato. Io sto studiando l'egiziano :-) buon proseguimento a presto.
Non ti mando niente, non voglio scocciare, magari prima o poi pubblico qlcs qui.
Ti trascrivo solo una semplice poesia di mio nonno che, credo, dedicò alla prima moglie morta giovane.
Tieni presente che il nonno iniziò la sua vita sul mare nel 1892 imbarcandosi come mozzo su di un bastimento un, veliero, che trasportava carbone e altre merci nel mediterraneo.
Grazie Aldo per la tua condivisione. Poesia molto bella! Se pubblichi qualcosa qui fammi sapere che ti leggo/seguo con piacere. A presto! Buona strada e buona scrittura.
Grazie, ho imparato una cosa nuova. Mi ritrovo in questo spirito: subisco la stessa fascinazione da parte delle lingue.
Ah Elena, per quanto mi riguarda sono la mia croce e la mia delizia :-) grazie per il commento e per aver letto il mio articolo.
Molto bello il significato e buon nuovo viaggio!
Grazie Ilaria!
Che meraviglia, Marta! <3
Grazie Elisa, come stai???
Progetto viaggi verso temperature più miti! ;)
Tu?
Un abbraccio forte!
Combatto per non affogare, come sempre da qualche tempo a questa parte :-)
Ciao Marta.
Forse ricorderai, ero su X come Odysseus, poi mi son disamorato....
Ho letto il tuo articolo e...mia moglie (italianissima) parla arabo come l'italiano, lingua, cultura e leggi, imparate con la stessa tua curiosità, diventata poi base per il suo lavoro: ti capisco benissimo e ammiro la tua voglia di conoscere.
Ciao, a presto.
Aldo aka Odysseus
Ciao Aldo! Che piacere ritrovarti qui. Capisco il disinnamoramento da X - è successo anche a me e da un pezzo ho chiuso l'account. Che bello che tua moglie parli arabo e ne abbia fatto la base per il suo lavoro. Io per ora lo studio per amore delle lingue straniere ma, anche se a molto lungo termine, anche per me potrebbe rappresentare una nuova strada professionale. Alla prossima e grazie per aver letto il mio articolo!
Buona strada
Marta anche a me fa piacere risentirti, per questo ti ho risposto.
Marta, io faccio Martelli di (cog)nome, e oltre la radice dei nomi che richiama il Dio della guerra romano, ci accomuna una certa asperità combattiva: non siamo dei "duri" proriamente detti, i prepotenti, ma duri da scalfire sebbene teneri internamente, tenerezza che difendiamo con difese apppropriate (corazze, aculei e lunghe aste appuntite) almeno questo è ciò che ho capito di te e come io sono, e che è il carattere di quasi tutti gli appartenenti alla mia genia, quelli "sani" almeno.
Mia moglie è laureata a Cà Foscari in lingua e diritto islamico, conosce il Corano meglio di certi Imam e ha lavorato alla Moschea di Roma per 40 anni, parla come l'italiano sia l'arabo classico che un paio di dialetti: egiziano e soprattutto marocchino.
Io ho la 3° media avendo iniziato 2 scuole superiori, classico prima e nautico dopo, ma non avendone finita neanche una, non perché non ne avessi le capacità, ma per motivi famigliari decisi di non avere più rapporti con i miei gentitori (divorziati e non all'altezza) e mi resi indipendente andando a lavorare per mantenermi iniziando dai gradini più bassi del mondo del lavoro (non a delinquere come uno dei miei due fratelli maschi, o a morire di overdose come il più piccolo)
Dopo tante e tante esperienze i lavoro, dopo 30 anni di account manager commerciale nel mondo I.T. ora sono in pensione, anzi siamo essendo coetanei, ed ho più tempo per le mie cose, tra le quali scrivere: scrivere è una delle inclinazioni famigliari che si tramanda da primogenito in primogenito e che si interromperà con mio figlio che fa l'Interior Designer e forse per questo progetta e non scrive
Altra inclinazione è creare, tramite il pensiero prima e le mani poi: pittura, artigianato, falegnameria, etc. nonché diverse forme di "arte appplicata" tipo quella che vidi al MUSEC di Lugano anni fa.
Ho scritto dei versi (chiamarle poesie mi sembra troppo) come anche mio nonno, ma anche racconti, cronache, e sto scriveno la mia bio, ma è un lungo processo per la mia vita articolata, vissuta intensamente e che voglio lasciare finché i ricordi, e soprattutto le emozioni, sono ancora fissati nella mia mente.
Sono un ipersensibile e per questo ho difficoltà a ordinare le mie emozioni, non perchè non ne sia capace, ma perché sono troppe e troppo intense.
Mi domando sempre se ciò che scrivo può avere un qualche interesse, se publicarlo o no, ma poi penso che forse è meglio che un giorno mio figlio apra un baule (informatico) e si stupisca di trovare una parte di padre che non conosceva.
Questo è un motivo l'altro è che se mi sento sbeffeggiato, preso in giro ci resto male insultato non tanto perché mi da il modo di reagire e non mi tiro mai indietro, anzi, ma dileggiato no: scrivo per un mio piacere, non per essere ferito.
So di scrivere abbastanza bene, diciamo decentemente, e mi farebbe voglia di farti leggere un racconto scritto da poco per avere un parere, una vista dal di fuori, ma non voglio essere uno scocciatore.
Ah, sono su IG con diversi account, dove sfogo il mio presente, e la mia creatività e resto in contatto con chi mi è più vicino; se anche tu ci sei e ti fa voglia, questi gli account: aardooooo - muri_finti_popoli_sordi - odisse6us (il più intimo).
Vabbè, scusa la lunga chiacchiera, ma avevo proprio voglia di parlare un po' di cose meno evanescenti, cosa che ormai faccio poco, e ti ringrazio se mi stai ad ascoltare.
Ciao Marta, alla prossima.
Ciao Aldo, nessun bisogno di scusarti. Sto attraversando un periodo piuttosto complesso della mia vita (nel bene e nel male), quindi non mi sento di farti promesse ma se vuoi scrivimi su info@paroleontheroad.com - se troverò il tempo leggerò quello che mi mandi. Solo abbi pazienza... così se caso possiamo continuare a chiacchierare in privato. Io sto studiando l'egiziano :-) buon proseguimento a presto.
Non ti mando niente, non voglio scocciare, magari prima o poi pubblico qlcs qui.
Ti trascrivo solo una semplice poesia di mio nonno che, credo, dedicò alla prima moglie morta giovane.
Tieni presente che il nonno iniziò la sua vita sul mare nel 1892 imbarcandosi come mozzo su di un bastimento un, veliero, che trasportava carbone e altre merci nel mediterraneo.
Vero Amore
Te lungamente sognai
Peregrinando nella notte cheta,
E fra le più belle Stelle ti cercai.
Ma l’amor mio quì non s’acqueta.
Ed al mattin pria che spunti l’Aurora
Spio l’orizzonte, se ti scorgo ancora.
Sorge alfin l’ultima Stella
Che Venere viene chiamata,
Io l’ammiro, ma tu sei ancor più bella!
Creatura sublime, e innamorata.
Angelo d’affascinante incanto
Ch’io sospiro, e adoro tanto.
Poveri versi miei
Buttati al vento.
Antonio Martelli
1880-1977
Grazie Aldo per la tua condivisione. Poesia molto bella! Se pubblichi qualcosa qui fammi sapere che ti leggo/seguo con piacere. A presto! Buona strada e buona scrittura.