Sardegna: terra dai mille volti
Due chiacchiere con una scrittrice e coach di viaggio originaria di Cagliari.
Ho visitato la Sardegna in più occasioni e posso dire di averne girato una buona parte – in macchina e in moto. L’ho sempre trovata una terra affascinante e piena di sorprese. Geograficamente vicinissima al mare eppure, soprattutto nelle zone interne, altrettanto lontana, la Sardegna è una terra aspra, dura ma sempre incantevole.
Mentre preparo questo articolo, con mio grande disappunto mi rendo conto di non avere foto digitali dei miei viaggi in Sardegna e me la prendo con me stessa e con la tecnologia… Per fortuna Claudia Tavani, scrittrice e coach di viaggio, originaria di Cagliari, me ne ha inviate alcune sue :-) Ma prima, l’intervista con Claudia.
La passione di Claudia per i viaggi affonda le sue radici nella passione trasmessale dalla famiglia e dai molti viaggi fatti insieme. A quanto mi racconta, la spinta a viaggiare della sua famiglia non deriva necessariamente dalla natura insulare della sua terra d’origine. Poiché il padre non è di origine sarde, per Claudia e la sua famiglia era normale «andare in continente». Allo stesso tempo, Claudia conosce persone che non hanno mai lasciato l’isola. Ovviamente, questa domanda scaturisce dalla mia difficoltà a relazionarmi con una persona nata e cresciuta su un’isola di dimensioni relativamente piccole – il bello del filtro delle esperienze personali.
Per quanto riguarda invece la carriera, dopo tanti anni di ricerca in universitaria in Inghilterra e in Italia, allo scadere dell’ultimo contratto presso l’Università di Cagliari Claudia decide di non insistere su questa strada e coglie l’occasione per viaggiare. Si reca quindi in Centro America e viaggia per 5 mesi in Sud America ma è poi costretta a rientrare per un problema di salute. Al risveglio dall’operazione per l’asportazione delle tonsille, imbottita di morfina, decide di voler cambiare lavoro e vita. La prima tappa verso la nuova scelta è un periodo di 4 mesi in qualità di tour leader in Centro America per conto di un operatore inglese dopo di che, rientrata in Italia, ha iniziato a scrivere e afferma: «Ho letteralmente capitalizzato la mia passione per i viaggi».
Poi le faccio una domanda che mi pongo da diversi anni e alla quale non sono ancora riuscita a dare una risposta soddisfacente. Personalmente, nel tempo ho avuto spesso l’impressione di riuscire a intrattenere conversazioni più profonde e forse spontanee con i perfetti sconosciuti incontrati in viaggio, negli ostelli, sui treni anziché con le persone a me più vicine come amici stretti e famigliari. E così chiedo a Claudia cosa ne pensa, se anche lei ha questa impressione. Ecco la sua risposta: «Quel primo momento di conoscenza, in cui ci si rende conto di condividere le stesse passioni (viaggi, natura, animali, cultura) è fantastico. Forse ci apriamo di più perché sappiamo che non verremo giudicati, o che comunque abbiamo davanti una persona che ha fatto scelte di vita simili alle nostre».
A questo punto le chiedo se ha mai sofferto critiche o pregiudizi in quanto donna che viaggia da sola e mi fa sorridere mentre mi risponde che no, nessun pregiudizio, solo tanta ammirazione e forse, sotto sotto, anche un pochino di invidia. Aggiunge poi che quando viaggia da sola cerca di tenere gli occhi aperti e ascoltare il suo istinto che la aiuta a evitare situazioni spiacevoli. Non sempre ci riesce come quella volta in cui le hanno rubato la borsa a Roma (e a me, di rimando, viene in mente la volta che mi hanno aperto lo zaino e rubato portafoglio e cellulare a Barcellona ma questa è un’altra storia – per fortuna a lieto fine).
Quando chiedo a Claudia cosa consiglia alle (giovani) donne che desiderano viaggiare da sole e magari hanno dei dubbi o paure che non riescono a superare risponde di non ostinarsi a cercare compagnia. Un viaggio in solitaria apre la porta a una marea di conoscenze e incontri che cambiano la vita, quasi sempre in meglio! E io non posso che essere d’accordo al 100%!
I link di Claudia Tavani (tutti in inglese):
Prima di salutarti vorrei lasciarti un altro link. È il link a una newsletter che trovi qui su Substack e che nell’edizione del 20 febbraio 2024 parla di Sardegna. Grazie a Sara Mostaccio e alla sua Io viaggio in poltrona.
Per oggi è tutto, buona strada e alla prossima!
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Molto interessante la storia di Claudia e i suoi consigli!
Complimenti e piacere!
Sono Claudia anche io :)